venerdì 1 febbraio 2013

Osservatori Ambientali o specchietti per le allodole?


Ancora una volta siamo costretti a registrare l’assenza di una volontà politica chiara da parte delle istituzioni locali di affrontare con la massima trasparenza le emergenze ambientali presenti sui nostri territori.

Gli “Osservatori Ambientali” sulla Discarica di Monre Ardone e sulla Laterlite di Rubbiano, istituiti per monitorare gli effetti di questi impianti sull’ambiente e sulla salute dei cittadini, stanno dimostrando tutta la loro inefficacia e inutilità.

Nell’ultima riunione “dell’Osservatorio” della discarica di Monte Ardone, convocazione questa, avvenuta dopo 11 mesi dall’ultima riunione grazie alle sollecitazioni e proteste di Legambiente, non si è andati oltre alla registrazione della situazione di fatto in relazione ai quantitativi dei rifiuti speciali conferiti e sulle condizioni idrogeologiche dell’impianto.

Nessuna decisione sulla richiesta più volte avanzata da “Sinistra Ecologia Libertà” di mettere in campo una serie di controlli più stringenti sulla qualità dei rifiuti speciali conferiti, sia attraverso prelevi diretti da parte dell’”Arpa” di campioni dei rifiuti sul campo della discarica, sia attraverso controlli ”a sorpresa” ed analisi dei rifiuti sui mazzi in ingresso all’impianto.

- Quanti sono stati i controlli e le analisi effettuate dall’Arpa in questo ultimo anno che ha visto il conferimento in discarica di oltre 40.000 tonellate di rifiuti speciali?
- Corrisponde a verità che in occasione uno dei pochi controlli effettuati dall’Arpa si sono riscontrate irregolarità tali da dovere bloccare l’ingresso alla discarica di un carico e di rimandarlo al mittente?

Non meno preoccupante la situazione “dell’Osservatorio” Laterlite.

La cosa che più colpisce, è che mentre gli organismi istituzionali preposti sono da mesi impegnati a discutere sulla richiesta di rinnovo della A.I.A. (autorizzazione integrata ambientale) per consentire alla Laterlite di continuare a bruciare oli esausti, l’Osservatorio, insediato dal novembre scorso, è ancora impegnato in una discussione tutta interna sul suo funzionamento, impedendo così di fatto l’avvio di un confronto sul merito del rinnovo della concessione alla Laterlite che è il vero nodo del contendere.

Ciò che purtroppo accomuna i due osservatori e quindi le volontà della maggioranza dei componenti, è che i rispettivi regolamenti sanciscono che “le discussioni e le notizie acquisite all’interno di questi organismi non possono essere oggetto di comunicazioni all’esterno” e quindi portate a conoscenza dei cittadini senza autorizzazione preventiva.

Non hanno nulla da dire a proposito, i Sindaci della recente costituita ”Unione dei comuni” di Fornovo, Medesano, Solignano, presenti negli “Osservatori” in quanto a “trasparenza” e nella qualità di primi responsabili della salute dei propri cittadini?

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